Cerimonia di inaugurazione
13 dicembre 2003

Museo Nazionale dei Trasporti La Spezia
- Sezione Ferroviaria -

Note di presentazione

La “Sezione Ferroviaria” dell’Associazione denominata “Museo Nazionale dei Trasporti”, nasce a La Spezia nel 1991, come specifico settore operativo che, pur inserito nel quadro generale ed i comuni obbiettivi dello stesso “Museo”, da quest’ultimo si differenzia per alcune particolari caratteristiche.
La Sezione Ferroviaria infatti, come le altre Sezioni, si propone di reperire, restaurare e conservare precipuamente locomotive, rotabili ferroviari e tutto il materiale riferibile al trasporto su rotaia, nella convinzione della necessità di salvaguardare per le generazioni future le testimonianze di un passato ancora recente nel tempo ,ma reso obsoleto dall’incalzare del progresso tecnologico.
La novità e la specificità di questo settore del Museo sta nel fatto che accanto al restauro statico dei mezzi di trasporto, si è provveduto, dove possibile, anche a quello funzionale, che ha reso possibile utilizzare “treni d’epoca” in particolari occasioni, siano esse storiche, turistiche, culturali, enogastronomiche ecc.
Si tratta quindi del tentativo di trasformazione di una semplice esposizione museale “statica” in “dinamica”, con la possibilità di permette ai visitatori la fruizione diretta ed immediata dell’oggetto di studio, (il treno), consentendo loro la straordinaria ed esaltante esperienza di immergersi nella realtà storica cui il pezzo fa riferimento.

Dopo aver individuato, recuperato, restaurato e reso funzionale un certo numero di locomotive sia a vapore sia elettriche, con relative vetture, bagagliai e tutto il materiale rotabile, sono stati effettuati numerosi viaggi, (circa quindici nel solo scorso anno), con mete differenti, in occasioni diverse e per un diverso tipo di clientela: turisti italiani e stranieri, allievi di scuole di ogni ordine e grado, appassionati del trasporto ferroviario ecc. (per maggiori informazioni circa i punti trattati, vedi pubblicazione del luglio 1999 “Il Museo Nazionale dei Trasporti” per La Spezia. Presupposti, Scopi, Struttura, Attività. Breve presentazione di una proposta per la città).

Finalità

Tenuto conto del successo che, nel corso degli anni di attività del gruppo, hanno riscosso le varie iniziative ed in previsione di un loro ulteriore incremento, in particolare del numero delle giornate dedicate ai viaggi su treni d’epoca, ai fini di una migliore organizzazione del settore, nel dicembre del 2001 si è costituita a La Spezia l’Associazione Treni Storici Liguria, per la gestione e la movimentazione dei mezzi in dotazione al Museo Nazionale dei Trasporti ed alle stesse FS.
Gli obiettivi che i membri dell’Associazione si sono proposti sono:
A) Consolidare la presenza del treno storico in Liguria.
B) Favorire gli interventi atti a consentire il reperimento ed il ripristino funzionale di altri mezzi di locomozione.
C) Potenziare il numero degli appuntamenti col “treno d’epoca”, coordinandoli alle diverse occasioni :
Culturali e ricreative: (ad es. visita all’acquario di Genova, alle grotte di Toirano; partecipazione al Premio “Bancarella” e “Bancarellino” a Pontremoli (MS) (quest’ultimo premio che si svolge a fine maggio e movimenta intere scolaresche provenienti da varie scuole regionali e nazionali); visita ai castelli della Lunigiana ed ai relativi musei ; visita alle ville liguri, ed infine individuando tutte quelle occasioni estemporanee alle quali potrebbe essere interessante e proficuo coordinare un “viaggio sul treno storico”.
Religiose: (ad es. visita ai più significativi santuari della Liguria in occasione della celebrazione del Santo Patrono o nella ricorrenza delle grandi festività della tradizione cristiana come la processione del Venerdì Santo ecc.).
Folcloristiche ed eno-gastronomiche (ad es. feste in costume organizzate in particolari ricorrenze storiche; sagre del pesce nei diversi centri rivieraschi; sagre di altri prodotti tipici che si svolgono in località della riviera o dell’entroterra, direttamente raggiungibili in treno.
Sportive (Incontri di sportivi o di atletica, agonistici e non, quali, soprattutto, “Giochi della Gioventù”, o trekking / escursioni guidate nei principali parchi naturalistici della Liguria.

E’ evidente di come gli obiettivi che l’Associazione si è posta sono strettamente collegati tra loro; il raggiungimento di uno di essi provoca il raggiungimento degli altri.
Reperire e rendere funzionali nuovi mezzi di trasporto, oltre a quelli già in dotazione al Museo, ad esempio, potrebbe consentire di aumentare il numero dei viaggi “ del treno storico ” e di conseguenza consolidare la presenza di questo “nuovo” “mezzo di trasporto” in Liguria.
Inoltre, dallo sviluppo di questo modo di concepire la “mobilità” si possono trarre indubbi vantaggi, primo fra tutti, il riavvicinamento degli utenti al treno, inteso non solo come trasporto di tipo “pendolare” ad alta capacità, ma anche come pura occasione di “diporto”, con i benefici ambientali che è facile immaginare.
Peraltro, la necessità della protezione dell’ambiente è particolarmente sentita in alcuni comprensori liguri che richiamano un alto numero di visitatori, es. le 5 Terre, il Tigullio ecc.
In questo caso, inoltre, privilegiando il treno storico quale nuovo modo di interpretare la mobilità rispetto alle circostanze sopra indicate, si otterrebbe, soprattutto nella nostra regione, un beneficio anche rispetto alla normale circolazione stradale (su strade molto spesso tortuose e trafficate, nonché rispetto al problema dei parcheggi, anch’esso particolarmente sentito in occasioni di manifestazioni o richiami particolari.
Altra conseguenza, da non sottovalutare ,che deriverebbe da un potenziamento degli “incontri col treno storico” è quella economica.
La realizzazione di alcuni convogli di tipo storico, potrebbe movimentare un numero elevato di “turisti”, con utilizzo dei rotabili nei diversi periodi dell’anno (e non rispetto alla stagione estiva), con un’indubbia positiva ricaduta economica su tutte le strutture ricettive delle località meta dei viaggi del Treno Storico.

Alcune possibilità tecniche del “treno storico” in Liguria

Si è già risposto in parte a queste domande riferendoci alla necessità di salvaguardare la memoria storica del nostro - seppur recente - passato, poiché costituisce le radici del nostro presente ed il fondamento del futuro per le giovani generazioni; si è già fatto cenno agli indubbi vantaggi ambientali derivanti dall’utilizzo del mezzo di trasporto su rotaie, occorre ora soffermarci sull’importanza di avvicinare i viaggiatori, i turisti, specialmente giovani alla Liguria, di cui sono universalmente note le attrattive, insegnando loro conoscerla meglio, nella storia, nella religiosità, nelle tradizioni, nel folclore, e, non ultimo, nella natura.

L’Associazione al momento, per il perseguimento degli scopi statutari, dispone dei seguenti mezzi:
locomotiva elettrica “626-294” del 1937 utilizzabile quando è necessario raggiungere una buone velocità commerciali e comunque la meta del viaggio risulta piuttosto distante.
la locomotiva a vapore “Gr 740-278” del 1922, utilizzabile per i viaggi a forte connotazione storica e spettacolare.
Altri mezzi attendono però di essere resi funzionanti, come la locomotiva a vapore Gr “640-004” (che può raggiungere la velocità di 100 km orari) e potrebbe risultare ideale per servizi di prestigio, unitamente a vetture viaggiatori ed altri interessanti rotabili.


Sarebbe opportuno inoltre, nei confronti di potenziali “mercati”, come ad esempio le scuole, che per particolari esigenze di programmazione didattica, devono disporre con ampio anticipo di notizie sicure relative alla data della realizzazione di un determinato viaggio, alla meta, ecc., poter garantire la formazione del treno indipendentemente dal numero dei viaggiatori.
A causa dei prezzi non esigui per l'effettuazione dei treni storici si consiglia di raccogliere un elevato numero di adesioni per distribuire al meglio il costo procapite.

Per ovviare a questi inconvenienti e risolvere opportunamente i vari problemi cui si è accennato sopra, sarebbe necessario reperire dei fondi che garantissero:

  • la possibilità di realizzare il ripristino funzionale dei mezzi già in dotazione al gruppo e non ancora restaurati;
  • la possibilità di ampliare il parco dei mezzi di trazione e di tutto il materiale rotabile;
  • coprire le spese con adeguate sovvenzioni: infatti, poiché gli unici introiti dell’Associazione, che non ha fini di lucro, sono garantiti dalle quote associative e queste riescono appena a pareggiare il bilancio.

La Spezia, 10 Maggio 2003

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